martedì 20 maggio 2008

il gusto delle piccole cose terrene


uno stralcio del dialogo tra i due angeli ne "Il cielo sopra Berlino" di Win Wenders (1987)

Damiel: È bello vivere di spirito, testimoniare per l’eternità soltanto quello che c’è di spirituale nella mente degli uomini. Ma a volte sono stanco della mia esistenza spirituale. Invece di aleggiare sempre lassù vorrei sentire un peso crescere in me per porre fine all’infinito e legarmi alla terra. Vorrei essere capace, a ogni passo, a ogni soffio di vento, di dire “ora”, “adesso”, e non più “per sempre” e “per l’eternità”. Sedermi a un tavolino ed essere salutato, anche solo con un cenno. Ogni volta che abbiamo preso parte alle cose umane, era per finta. La lotta con un uomo, l’anca lussata: per finta. Prendere un pesce: per finta. Sedersi a tavola, mangiare e bere: per finta. Agnello arrostito e vino, là nelle tende nel deserto: soltanto per finta. No, non chiedo di piantare un albero o di concepire un figlio, mi basterebbe tornare la sera dopo una lunga giornata e dar da mangiare al gatto, come Philip Marlowe. Avere la febbre. Le dita annerite dal giornale. Commuovermi non soltanto con la mente, ma per la linea di una nuca, per un orecchio. Mentire! Sfacciatamente! Sentire le ossa che si muovono con te mentre cammini. Tirare a indovinare, invece di sapere sempre tutto. Poter dire “aah”, “oh”, “ehi”, invece di “sì” e “amen”.

Cassiel: essere capace, per una volta, di entusiasmarsi per il male. Tirare fuori dai passanti tutti i demoni della terra e scacciarli nel mondo. Essere selvaggi.

Damiel: O almeno sapere che cosa si prova a togliersi le scarpe sotto il tavolo e sgranchirsi le dita dei piedi.


fonte

mercoledì 7 maggio 2008

sfrecciando per il duomo


nei miei pensieri ciclistici mattutini meditavo su questo:
sfreccio ogni giorno in piazza duomo. mattina e sera. in bici. si va al lavoro, si torna dal lavoro e non si riesce a schivare ogni singolo turista che impugna una macchinetta digitale. chissà in quante migliaia di foto sono stata immortalata con la mia bici. chissà in quale parte del mondo sono ora queste foto...

lunedì 5 maggio 2008

richard serra a parigi


il 7 maggio si inaugura promenade, una mostra di richard serra, al grand palais di parigi.
durante un viaggio a bilbao nell'estate del 1998 mi sono ritrovata affascinata a passeggiare tra le sculture di questo artista americano ambientate nei bellissimi spazi del guggenheim.
questo è stato il mio primo impatto con serra e, più che a passeggiare tra le sue opere, devo dire che mi sono sentita immersa in questi tagli, in questi fogli immensi che, con le loro curve sinuose, creavano spazi capaci di emozionare e suscitare sensazioni di pace e leggerezza.
questa volta ad ospitare le lastre di serra sarà il grand palais di parigi. non ci sono mai stata ma, viste le foto, immagino che gli spazi, i materiali e le luci di questo palazzo storico, abbinate alle colossali opere presentate, sapranno regalare grandi emozioni.
peccato non poterci andare.





maggiori informazioni
biografia di richard serra
mostra: promenade, grand palaise de paris, 7 maggio-15 giugno 2008
video di presentazione della mostra con l'arista:
Bande-annonce
Monumenta 2008 - 05-05-2008


bellissimo anche quest'area sul sito del moma. da guardare i video di installazione delle sculture (sculpture garden video)

domenica 4 maggio 2008

giudicare...

«Panta dokimazete to kalon katechete»
Vagliate ogni cosa e trattenete ciò che vale. (1 Tessalonicesi)

venerdì 2 maggio 2008

immersive videos

immersive media è una società che lavora nel campo del video digitale.
ha sperimentato GeoImmersive™, un video interattivo ripreso da una telecamera con 11 obiettivi. le tracce video vengono montate -secondo la geometria geosedica- dando come risultato un video in cui ci si può muovere, cambiando il punto di vista e zoomando sui dettagli. interessante!!!



prova a muoverti con il mouse nel video e zoomare con il cursore in alto a destra